Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

 

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è una ricorrenza istituita dall’assemblea dell’Onu nel 1999 che ha scelto questa data in ricordo del sacrificio delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo in Repubblica Dominicana, e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della non violenza contro le donne.

La data della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo sulla violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno.

In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito. L’installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui anche l’Italia. La campagna in Italia viene portata avanti in particolar modo dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate a contrastare la violenza contro le donne.

Come tutti gli anni, anche nel 2023 la giornata verrà celebrata nella maggior parte delle città italiane con cortei, manifestazioni eventi vari che al momento sono in preparazione. Vi segnaliamo alcuni di quelli che avverranno nella nostra città e a livello nazionale.

  • Fondazione Onda https://fondazioneonda.it/it/ grazie agli ospedali Bollini Rosa  e i centri antiviolenza dedicherà alle donne la settimana dal 22 novembre al 28 novembre con l’obiettivo di supportare coloro che sono vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
  • L’Università di Parma ha in sviluppo sette progetti finanziati dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) dell’Università di Parma contro la violenza di genere. I progetti hanno preso l’avvio già a marzo di quest’anno con la definizione “Non solo 25 novembre, sono state organizzate iniziative e interventi di sensibilizzazione di carattere innovativo contro la violenza sulle donne, sul principio di non discriminazione in base al genere, sulla promozione delle pari opportunità e sull’empowerment.
  • Sempre all’Università di Parma ci sarà anche un Convegno sulla tutela delle donne vittime di violenza, sostenuto da varie associazioni e clubs al femminile, dove si parlerà soprattutto della vittimizzazione secondaria e degli strumenti sociali e legislativi atti a contrastarla.
  • L’Azienda sanitaria locale AUSL in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria AOU di Parma, il Centro Antiviolenza ACAV hanno organizzato vari Info-point su tutto il territorio cittadino e provinciale per fornire assistenza e informazioni ai cittadini.
  • L’Azienda Ospedaliero universitaria fornirà anche a tutti i propri dipendenti un “fiocchetto bianco” da indossare nella giornata del 25 novembre a dimostrazione della vicinanza alle vittime di violenza domestica (DV)
  • La Prefettura di Parma, quale Ufficio territoriale del Governo ha fatto partire una campagna di sensibilizzazione e conoscenza del numero telefonico 1522 a cui le vittime di violenza possono rivolgersi per ricevere aiuto
  • Ci sono inoltre molte attività di formazione presso le scuole cittadine per sensibilizzare gli studenti e formarli al rispetto e al NON uso della violenza nelle relazioni personali.
  • Inoltre, AUSL e AOU di Parma inaugureranno in una piazza cittadina una panchina rossa diventata ormai simbolo e testimonianza della lotta alla violenza contro le donne. Durante tutto il mese di novembre delle piccole panchine rosse da tavolo fornite da Stati Generali delle donne, FIDAPA BPW E AIDM verranno consegnate alle Istituzioni, alla stampa, alle associazioni di cateoria e alle scuole
  • ANCI, associazione nazionale a cui sono iscritti tutti i Comuni italiani, raccoglie nel proprio sito gli eventi che ogni anno vengono organizzati dai vari Comuni. Questo elenco sarà disponibile a breve sul sito dell’ANCI: https://www.anci.it/

La violenza domestica (DV) contro le donne è stata riportata anche al cinema in Italia, proprio in questi giorni da un magistrale film della regista Paola Cortellesi, “C’è ancora Domani”, che attraverso la rappresentazione della condizione femminile in Italia nel 1946, subito dopo la Seconda guerra mondiale, ci fa capire che, purtroppo, ancora molte di quelle situazioni sono presenti nella vita delle donne di oggi.

In uno studio presentato pochi giorni fa a Milano, si rileva che in Italia oggi quattro donne su dieci non hanno un conto corrente intestato a loro nome. E fra le donne con bassa scolarità, fra quelle che vivono al Sud o in aree interne o periferiche la percentuale è di dieci su dieci, che vuol dire nessuna.

Non avere un conto corrente a proprio nome vuol dire dipendere da qualcun altro anche solo per comprare le sigarette o un paio di ciabatte. Significa non poter prendere prendere nessuna decisione, neppure quella fondamentale di andarsene da un uomo che ti usa violenza e che dice “non sei buona a niente, non servi a niente, non sei capace”.

La situazione è anche più pericolosa ed allarmante con le nuove generazioni che spesso non sono educate al rispetto ed a gestire le proprie emozioni. In Italia, a differenza di molti altri paesi europei, non esiste nelle scuole educazione ai sentimenti e alle relazioni nè educazione sessuale. Per questo motivo vi è fra i giovani una pericolosa forma di regressione a modelli patriarcali e di prevaricazione che speravamo fossero oramai superati e che nulla hanno a che vedere con l’amore e la relazione che si instaura fra due persone.

È quindi molto importante che tutti gli anni vengano organizzati, dalle Istituzioni, dalle associazioni e dai gruppi femministi, tanti eventi in occasione del 25 novembre per sottolineare e rimarcare la necessità di un cambio di paradigma culturale oltre che per far conoscere al maggior numero di persone i luoghi in cui trovare aiuto e assistenza in caso di violenza.

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AMBULATORIO 17, corridoio degli ambulatori cardiologici e chirurgici

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