I nuovi target pressori per i Medici di Medicina Generale

“The New Blood Pressure Target in Primary Care” – Traduzione a cura della Dr. Emilia Solinas

In un’intervista rilasciata cica un anno fa il Dr Neil Skolnik ci ricorda come meno di 10 anni fa, nel 2014, veniva raccomandata una pressione arteriosa (BP) target < 140/90 per i soggetti di età inferiore ai 60 anni e < 150/90 per quelli di età superiore ai 60 anni.

In seguito, basandosi principalmente sullo studio SPRINT (che includeva solo persone con un rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica o significativamente elevato), nel 2017 le linee guida sull’ipertensione dell’American Heart Association hanno abbassato la pressione target a < 130/80 per la maggior parte degli individui.

Ora l’AAFP (American Association of Family Physicians) raccomanda una pressione arteriosa inferiore a 140/90. Non si tratta di un cambiamento da poco, poiché spesso sono necessari ulteriori farmaci per raggiungere obiettivi di pressione più bassi, e ulteriori farmaci comportano ulteriori effetti avversi. Condividerò con voi alcuni dettagli della nuova linea guida e poi condividerò la mia opinione in merito.

La linea guida AAFP si applica agli adulti con ipertensione, con o senza malattie cardiovascolari. Nella revisione completa della letteratura, gli studi hanno avuto una durata media di 3,7 anni e circa il 75% dei pazienti partecipanti non aveva una malattia cardiovascolare preesistente.

La chiave di queste raccomandazioni è che i valori target di pressione inferiori a 140/90 non hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa della mortalità totale. Per quanto riguarda gli eventi avversi gravi, come morte o eventi che hanno richiesto l’ospedalizzazione o che hanno causato una disabilità significativa invece, obiettivi di PA più bassi hanno portato a un aumento nominale che non ha raggiunto la significatività statistica.

I nuovi target pressori per i Medici di Medicina Generale

Per quanto riguarda tutti gli altri eventi avversi, comprese sincope e ipotensione, si è registrato un aumento significativo; Un altro potenziale danno dei target di pressione bassi era la necessità di assumere in media un farmaco aggiuntivo per raggiungere i target di pressione più bassi. Con una probabiltà di sospensione dei farmaci otto volte superiore a causa di eventi avversi nei gruppi con obiettivi di pressione più bassi.

Le linee guida dell’AAFP affermano inoltre che mentre non è stata riscontrata alcuna differenza in termini di mortalità o ictus con obiettivi di pressione più bassi, è stato osservato un piccolo beneficio aggiuntivo per quanto riguarda l’infarto del miocardio.

L’AAFP fornisce pertanto una forte raccomandazione per un obiettivo standard di pressione arteriosa inferiore a 140/90 sostenendo che mentre il trattamento con un obiettivo di pressione più basso non fornisce un beneficio aggiuntivo in termini di mortalità, un obiettivo di pressione < 135/85 può essere considerato solo per ridurre il rischio di Infarto del miocardio, tenendo pur presente che una pressione più bassa può aumentare i danni di altro tipo. Tuttavia l’obiettivo di una pressione più bassa può essere preso in considerazione in base alle preferenze e ai valori dei pazienti.

È interessante notare che la Società Internazionale dell’Ipertensione raccomanda un obiettivo di pressione “essenziale” < 140/90 per la maggior parte degli individui, mentre per i soggetti al di sotto dei 65 anni prevede l’opzione di una pressione “ottimale” di < 130/80.

E non dimentichiamo inoltre che per alcune comorbidità esistono anche altre linee guida più “personalizzate”. L’American Diabetes Association ha rivisto quest’anno il suo obiettivo di pressione arteriosa a < 130/80 per le persone con diabete; per la prevenzione dell’ictus ricorrente, le linee guida dell’AHA/American Stroke Association del 2021 raccomandano una pressione arteriosa < 130/80, e la Società Internazionale per l’Ipertensione, così come l’AHA, raccomanda una pressione arteriosa < 130/80 per le persone con malattia cardiovascolare aterosclerotica conclamata.

Si conferma pertanto il paradigma della terapia personalizzata e centrata sulla persona, ricordando ai MMG tuttavia come obiettivo generale, le linee guida AAFP raccomandano una pressione < 140/90.

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