Salire le rampe di scale è legato alla riduzione del rischio di malattie cardiache?
Tradotto e adattato dalla Dr. Emilia Solinas
Song et al hanno pubblicato il 15 settembre 2023 su Atherosclerosis l’attuale studio: si tratta di uno studio prospettico di coorte che ha utilizzato i dati di 458.860 adulti della coorte UK Biobank che avevano un’età compresa tra 38 e 73 anni al basale nel periodo 2006-2010.
Lo studio dimostra che salire più di cinque rampe di scale al giorno è associato a una riduzione del rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) di circa il 20%.
Sono state raccolte informazioni su scale, fattori sociodemografici e stile di vita al basale e a 5 anni di distanza.
I casi di ASCVD – definiti come malattia coronarica (CAD), ictus ischemico o infarto miocardico – sono stati identificati attraverso le cartelle cliniche e il registro dei decessi.
Le associazioni tra il salire le scale e l’ASCVD sono state esaminate come hazard ratio (HR) dal modello di Cox proportional hazards. Le analisi sono state stratificate per suscettibilità all’ASCVD in base alla storia familiare, al rischio genetico e ai fattori di rischio accertati.
Sono stati registrati 39.043 casi di ASCVD, 30.718 di CAD e 10.521 di ictus ischemico durante un follow-up mediano di 12,5 anni.
Rispetto al non salire le scale, salire 6-10 rampe di scale al giorno è stato associato a un rischio statisticamente significativo di ASCVD inferiore del 7% (HR multivariabile aggiustato, 0,93; 95% CI, 0,90-0,96) e salire 16-20 rampe al giorno è stato associato a un rischio inferiore del 10% (HR, 0,90; 95% CI, 0,85-0,94).
Risultati comparabili sono stati ottenuti per la CAD e l’ictus ischemico e l’effetto protettivo del salire le scale si è ridotto all’aumentare dei livelli di suscettibilità alla malattia. Gli adulti che hanno smesso di salire le scale quotidianamente durante lo studio hanno mostrato un rischio di ASCVD superiore del 32% (HR, 1,32; 95% CI,1,06 – 1,65) rispetto ai coetanei che non hanno mai riferito di salire le scale.
IN PRATICA:
“Questi risultati evidenziano i potenziali vantaggi del salire le scale come misura preventiva primaria per l’ASCVD nella popolazione generale. Brevi rampe di scale ad alta intensità sono un modo efficiente in termini di tempo per migliorare la forma fisica cardiorespiratoria e il profilo lipidico, soprattutto tra coloro che non sono in grado di raggiungere le attuali raccomandazioni di attività fisica”, ha dichiarato in un comunicato stampa l’autore dello studio Lu Qi, della Tulane University di New Orleans, Louisiana.
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